SIMBOLI E ICONOGRAFIE NELL'ARTE

Gli uccelli nell’arte: qual è il loro significato? (parte prima)

Gli uccelli nel mondo dell’arte rappresentano uno dei tanti soggetti caratterizzanti di diverse opere d’arte. La loro immagine è stata da sempre fonte di studio o ispirazione per scienziati e artisti di tutto il mondo, oltre che personificazione di divinità per alcune antiche civiltà. Sopravvissuti all’era dei dinosauri (insieme ai rettili), ciascuno di loro ha assunto col tempo una simbologia artistica ben definita, a seconda del Paese o del movimento artistico in cui si trovava. Per quanto possano sembrare (per alcuni) animali di poca importanza, nell’arte non è così. Attraverso la loro immagine si può trasmettere un sentimento e/o un’emozione, un presagio (cattivo o buono che sia), un avvertimento. Vediamo allora quali sono le iconografie più ricorrenti che accompagnano la composizione di moltissime opere d’arte: quali specie vengono prese in considerazione dagli artisti? E …cosa rappresentano? …

In ordine alfabetico, ecco le specie di uccelli presenti maggiormente nelle opere e che andremo ad analizzare insieme: l’aquila – l’avvoltoio – il cigno – la civetta – la colomba – il corvo – il falco – il gallo – la gazza – il pavone – il pellicano – la rondine. Iniziamo!

AQUILA

Primo quadro:Aquila e cervo moribondo sulla riva del lago” di Friedrich Gauermann.                                     Secondo quadro:San Giovanni evangelista” di Vladimir Borovikovsky.

  • Spesso viene definita “la regina dell’aria” per la sua eleganza, forza e grandi dimensioni.
  • Simbolo di audacia dai popoli antichi come gli Assiri e i Babilonesi, gli antichi Romani fino all’età moderna e contemporanea.
  • Nella mitologia greca è l’animale prediletto di Zeus.
  • Nel Cristianesimo è il simbolo dell’evangelista Giovanni e di Cristo, perché i bestiari medievali come il Fisiologo la consideravano l’unico animale in grado di fissare il sole.

AVVOLTOIO

  • Nell’antico Egitto aveva un valore positivo, dal momento che la dea Nekhbet protettrice del faraone era raffigurata con le sembianze di questo animale. Era simbolo dell’alto Egitto e, come tale, compariva in monili e copricapi.
  • Nel Cristianesimo (come il pellicano) rimanda alla carità, perché si credeva che fosse disposto a lacerarsi per nutrire i propri piccoli.
  • Tuttavia, è anche segno d’opportunismo e di poca trasparenza.

CIGNO

Primo quadro:Il cigno minacciato” di Jan Asselijin.                                                                                           Secondo quadro: “Leda e il cigno” di Giambettino Cignaroli.

  • Simbolo di purezza, innocenza, saggezza, solitudine, morte.
  • Gli antichi Greci lo consideravano l’uccello di Afrodite e Apollo, ed era associato alla luce, al sole e alle arti.
  • Riguardo al mondo femminile, esprime l’amore tenero.
  • Nella tradizione medievale rappresenta l’anima che viaggia attraverso il cielo.
  • I cigni ornati con catene d’oro o d’argento intorno al collo raffigurano un aspetto soprannaturale della divinità.
  • Nell’iconografia cristiana simboleggia la Vergine Maria.

CIVETTA

  • Simbolo di saggezza, sensibilità, del dono profetico, moderazione e malinconia.
  • rappresenta anche la morte, il lutto e l’oscurità.
  • Nell’antico Egitto era l’incarnazione della morte e il regno del sonno eterno.
  • Nell’iconografia cristiana, all’inizio era simbolo di saggezza poi diviene anche l’incarnazione di Satana, che seduce le anime innocenti portandole sulla via del peccato.

COLOMBA

Primo quadro:Battesimo di Gesù” di Cesare Ridolfi.                                                                                 Secondo quadro: “Ragazza con una colomba” di Theodore Chasseriau.

  • Proprio per il suo colore (bianco) era attribuita alla dea Afrodite.
  • Nell’iconografia cristiana è simbolo dello Spirito Santo (presente nelle scene di Battesimo).
  • Inoltre è anche simbolo di purezza, mitezza e pace (quando ha nel becco un ramo d’ulivo).
  • In Oriente, è simbolo dell’amore e del matrimonio (se ha un anello nel becco).

CORVO

  • Per il suo piumaggio nero lucido dai riflessi solari era consacrato dai Greci a Febo.
  • Tuttavia, ha anche un valore negativo in quanto di nutre di rifiuti e carogne.
  • Simbolo di morte, incarna anche il coraggio contro le tentazioni del demonio.

Per oggi mi fermo qui, ci vediamo domani con il prossimo articolo (nonché il proseguimento), non mancate! Spero vi sia piaciuto, alla prossima! Ciao!! 

Tutti i diritti sono riservati all’autrice Chiara Albanesi.

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