Vivere nel Rinascimento (seconda parte)
Oggi riprende il nostro viaggio nel Rinascimento, siete pronti? Bene…dunque, dove eravamo rimasti? Ah sì, questa volta dobbiamo andare a scoprire com’erano gli arredi nel Pieno e Tardo Rinascimento. Iniziamo …
I mobili del Cinquecento
SEDIA
- Accanto alla “savonarola” e alla “dantesca”, compare un nuovo tipo di sedia chiamata “Andrea del Sarto“: ha una struttura semplice con tre gambe divergenti, un sedile semicircolare ed un basso schienale sostenuto da elementi torniti.
- Ci sono anche la “sedia a cassa” munita di ripostiglio, e la “cassapanca“, ossia un cassone sormontato da schienale e braccioli (l’antenato del divano).
TAVOLO
- Nasce il tavolo “da centro”, di rappresentanza, con un piano spesso dai 3 ai 5 cm e lungo dai 2 ai 5 m, sorretto da sostegni intagliati (ad “asso di coppe”) ed uniti da traverse (di solito ornati con stemmi nobiliari).
CASSONE
- La sua forma riprende quella dei sarcofagi degli antichi Romani.
- Ha i fianchi bombati, e le decorazioni lavorate spesso a foglia d’acanto.
- I piedi, per la maggior parte dei casi, sono a zampa di leone.
CREDENZA
- Ha modello classico e importazione architettonica, con piano modanato aggettante.
- Ospita “lesene” o semi-colonne e colonne sui lati, e pomelli torniti posti al centro delle ante per l’apertura. Spesso, i piedi sono a zampa di leone, ma la credenza può anche posare su un gradone modanato.
ARMADIO
- Composto da uno o due corpi sovrapposti.
- Ha decorazioni sempre più evidenti, soprattutto eseguite con la tecnica dell’intaglio a bassorilievo.
Quindi, i mobili iniziano ad assumere un valore molto più importante, che supera la loro semplice funzione. Infatti, le decorazioni (che fino a questo momento erano state piuttosto scarse o di poco interesse) diventano vere e proprie sculture: l’uso di legni duri quali il noce e il rovere, consentono infatti un intaglio particolarmente fine, che si sviluppa da quello “alla certosina” fino ad arrivare a raffinatissimi risultati (basti pensare alla tecnica “Boulle” del Seicento).
Ma c’è dell’altro. Nel Cinquecento fanno la loro comparsa i vetri alle finestre (anche se non perfettamente trasparenti), che andranno così a sostituire le “impannate” (poiché prima era il tessuto a fare da vetro). E, nei casi in cui si preferivano le finestre rettangolari (invece di quelle ad arco e le bifore), queste favorivano l’applicazione di piccoli vetri quadrati, a volte di vari colori e accostati a caso per ottenere effetti suggestivi all’interno delle stanze. Infine, vediamo altri aspetti fondamentali di questo periodo artistico …
ASSEMBLAGGIO
- Le diverse parti del mobile non venivano incollate, ma inchiodate.
- In genere, gli incastri sono a “coda di rondine“, a “tenone e mortasa” e a “mezzo legno“, e tutti scoperti (il legno è tagliato in modo visibile su entrambi i lati).
- I chiodi erano a “testa piatta” o rettangolare, con gamba a sezione quadrata o biforcata, a misura unica (eseguiti a martello, sono piuttosto rozzi).
- Le cerniere erano in ferro forgiato, ad anelli (anche le serrature, a vista o applicate all’interno del mobile).
- Le maniglie erano il legno, in ferro forgiato o in bronzo fuso, rifinite anch’esse a cesello (in genere, applicate con chiodi biforcati).
- Quando il mobile era completato, si usava dare una “patina“, ovvero una tintura con olio e cera; ricca di vibrazioni cromatiche, la patina antica si distingue da quella moderna per la sua trasparenza.
TECNICHE DECORATIVE
Primo Rinascimento:
- pastiglia dorata
- dipinti a tempera
- intarsio certosino
- intaglio a basso rilievo
- incisione a pirografo.
Pieno Rinascimento (si aggiungono):
- intarsio prospettico e pittorico
- intaglio con aggetto sempre più evidente: alto rilievo.
Tardo Rinascimento (si aggiungono):
- intarsio a “commesso” (eseguito con marmi e pietre dure)
- intaglio ad alto rilievo ed a tutto tondo.
TEMI USATI PER LE DECORAZIONI
Primo Rinascimento: architettonici – araldici Pieno Rinascimento: fantastici – zoomorfi Tardo Rinascimento: continuano gli stessi temi precedenti, uniti.
MOTIVI ORNAMENTALI
Primo Rinascimento:
- perline
- baccelli
- dentelli
- bugnature e superfici scabre
- ovoli
- scanalature
- trecce
- colonne
- lesene
- capitelli
- stemmi
- formelle rettangolari o a losanga.
Pieno Rinascimento:
- cartocci
- corone di fiori e frutta
- fregi
- candelabri
- grottesche
- conchiglie
- zampe e teste di leone.
Tardo Rinascimento:
- mascheroni
- teste di ariete
- telamoni e cariatidi
- busti alati e arpie.
Siamo giunti al termine di questo articolo. Vi lascio con altre illustrazioni che potrebbero esservi utili o semplicemente interessarvi. Spero vi sia piaciuto, a presto! Ciao!!
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Tutti i diritti sono riservati all’autrice Chiara Albanesi.