CURIOSITA'

Dalla Torre di Pisa al Mount Rushmore: i segreti delle 10 opere d’arte più celebri

Rieccomi qui con un nuovo articolo, e questa volta vorrei parlarvi di 10 monumenti (e opere d’arte) e dei loro rispettivi 10 segreti/misteri/curiosità che ben nascondono ai viaggiatori. Ognuno di essi, si sa, ha dietro di sé una storia affascinante e unica, ma ben pochi sanno cosa celano dietro il loro singolare aspetto. E sarà proprio quello che andremo a scoprire oggi. Siete pronti? Bene, cominciamo …buona lettura!

LA TORRE DI PISA: CHI L’HA PROGETTATA?

Monumento conosciuto in tutto il mondo (come anche il motivo per cui la sua struttura pendi da un lato), mostra però un lato tuttora nascosto: nessuno sa chi l’abbia progettata, forse per il fatto che ci sono voluti 200 anni prima che venisse ultimata. Alcune iniziali supposizioni indicavano come probabile progettista Bonanno Pisano, anche se recentemente si pensa sia stato Diotisalvi (che progettò il Battistero).

IL GOLDEN GATE: PERCHE’ ARANCIONE?

Sembra che la marina militare, insieme all’esercito, fosse dubbiosa sul colore del ponte. Inizialmente, infatti, avevano il timore che venisse bombardato (causando così il blocco delle navi all’interno della Baia di San Francisco), tuttavia alla fine la sua costruzione venne accordata. Ed il colore voluto era tutt’altro che quello che vediamo noi oggi: doveva essere giallo e nero, in modo da potersi distinguere nella nebbia. Ma l’architetto, Irving Morrow, preferì adottare un colore differente: fece infatti arrivare l’acciaio già parzialmente colorato, in una tonalità da lui detta “international orange” e perfettamente visibile nella nebbia (molto più che della versione giallo e nera).

LA TOUR EIFFEL: L’APPARTAMENTO SEGRETO

Ebbene sì: per chi non lo sapesse, questo monumento ospita un appartamento sulla sommità estrema, luogo rimasto per molti anni una proprietà di Gustave Eiffel (l’architetto della torre). Molte furono le persone ad offrirgli generose somme per poter dormire una notte nell’esclusivo appartamento da cui si poteva ammirare tutta Parigi. Tra i tanti ospiti importanti, ci fu Thomas Edison. Recentemente, l’appartamento è stato convertito in un museo aperto al pubblico.

LA STATUA DELLA LIBERTÀ: LA CATENA SPEZZATA AI SUOI PIEDI

Partiamo col significato stesso della statua: venne regalata da Edouard de Laboulaye agli Stati Uniti come avvertimento a tenere in considerazione gli altri paesi; infatti, il signore francese era un sostenitore dell’abolizione della schiavitù e promotore della libertà dei cittadini, e quindi ciò che simboleggia la statua. Ecco perché ai suoi piedi troviamo una catena spezzata (visibile solo dalla sommità di essa): si tratta di una vera e propria celebrazione della libertà, della democrazia e della “rottura” dei vincoli della schiavitù.

“L’ULTIMA CENA” DI LEONARDO DA VINCI E LA SUA MUSICA

Questa straordinaria opera d’arte è stata sempre oggetto di numerosi studi e forme di interpretazione; una di queste è quella di Giovanni Maria Pala del 2007 (ritenuta “plausibile” dal direttore del museo dedicato a Da Vinci in Toscana, Alessandro Vezzosi). Secondo la sua teoria, nel quadro si nasconderebbe un testo musicale, leggibile da destra verso sinistra. Del resto, si sa che Da Vinci amava inserire delle melodie nascoste nelle sue opere , leggibili proprio in quella direzione.

LA SFINGE: CHE FINE HA FATTO LA BARBA?

Purtroppo si sa che oggi la Sfinge presenta molte parti mancanti, tra cui il naso …e non solo quello! A quanto pare, una volta aveva anche la barba! E si trova conservata parzialmente a Londra al British Museum (trovata sottoterra dagli archeologi).Ma come mai è stata trovata lì? Perché è stata aggiunta successivamente alla sua realizzazione. Il vero motivo di questa decisione, però, non si conosce ancora. Si pensa per esempio che i faraoni erano soliti indossare una barba finta come segno di autorità e potere (associandosi al dio Osiride).

“L’URLO” DI MUNCH E LO SFONDO ROSSO

“L’urlo” di Munch – olio su tela – opera d’arte

Riguardo all’ambientazione del dipinto, il pittore ha sempre dichiarato che stava passeggiando con un amico, quando all’improvviso il cielo si tinse di rosso e lui si sentì stanchissimo e spossato. Ebbene, di recente gli studiosi hanno scoperto che quel giorno il cielo si tinse veramente di rosso. Come mai? A causa di una violentissima eruzione vulcanica avvenuta nel 1883 a Krakatoa, in Indonesia; il cielo era stato percepito rosso fino a New York (dove le persone pensarono che fosse in corso un incendio).

IL “GIUDIZIO UNIVERSALE” DI MICHELANGELO ED I NUDI ESAGERATI

La decisione dell’artista di dipingere i personaggi del Giudizio Universale completamente nudi indignò profondamente alcuni cardinali, tanto da preferire che venissero coperte con una foglia di fico tutte le nudità (ritenendola un’opera adatta più ad un locale che ad una chiesa). Tuttavia, alla fine Michelangelo l’ebbe vinta, decidendo di togliersi uno sfizio: riprodusse il volto di uno dei cardinali che l’aveva offeso per il personaggio di Minosse, giudice degli inferi (cattivo e brutale secondo i greci), aggiungendoci pure le orecchie da asino!

“MADAME X” DI SINGER SARGENT E LA SPALLINA SCANDALOSA

Il ritratto che l’artista Singer Sargent realizzò per la bellissima Virginie Avegno Gautreau (una celebre cantante), esposto poi al Salon, suscitò un imprevisto scandalo dal pubblico, dalla critica e dalla famiglia stessa della cantante. La causa di tutto questo fu la spallina destra che, secondo l’opinione pubblica, pendeva eccessivamente lateralmente mostrando troppo la pelle di Madame X. Così il pittore, esasperato, decise di “sistemare” la spallina, ridipingendola in una versione “meno indecente”.

MOUNT RUSHMORE E LA CAPSULA PER IL SUO FUTURO

Gutzon Borglum, il padre di Mount Rushmore, aveva un sogno ancora più grande dell’opera che vediamo noi oggi: desiderava costruire anche un’imponente stanza in cui inserire una teca con i documenti importanti della Storia degli Stati Uniti d’America e fare in modo che tali documenti rimanessero conservati per migliaia di anni. Avrebbe voluto, quindi, inserire nella sua sala imponente la Dichiarazione di Indipendenza e la Costituzione, ma per mancanza di fondi il suo progetto non decollò mai. Nonostante tutto, nel 1998 venne creata una camera di sicurezza di titanio contenete un memoriale dell’architetto, le vite dei presidenti scolpiti nella montagna, il Bill of Rights e la Dichiarazione di Indipendenza (il tutto nascosto e sigillato nella sala voluta da Borglum, anche se incompleta).

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autrice: Chiara Albanesi.