STORIA DELLO STILE DEL MOBILE

Vivere nell’Ottocento: introduzione agli stili

Lo stile del mobile dell’Ottocento si presenta come una rivoluzione vera e propria della concezione dell’arredamento in se, oltre che dell’aspetto esteriore. In questo articolo, vi farò una breve introduzione al periodo storico e alle caratteristiche principali del mobile ottocentesco.

Francesco Hayez, Il bacio del 1859 (Milano, Pinacoteca di Brera)

Periodo storico

PERIODO STORICO: intercorre all’incirca fra la venuta di Napoleone Bonaparte e la Belle Époque.

Molti furono gli uomini e le donne che lasciarono il segno lungo questo secolo di storia. Tra di essi, ecco alcune delle persone che avremo incontrato per le strade:

Napoleone Bonaparte (1769-1821): un grande stratega militare, spietato sul campo di battaglia quanto deciso sul piano governativo.

Jacob e Wilhelm Grimm (1785-1863 e 1786-1859): filologi e scrittori tedeschi, autori delle “Fiabe del focolare”.

Pio IX (1792-1878): l’ultimo “Papa re” (l’ultimo a possedere lo Stato Pontificio), che diede particolare importanza al valore missionario della Chiesa, attraverso i laici.

Gioachino Rossini (1792-1868): compositore italiano, celebre per l’opera lirica “Il barbiere di Siviglia” e molto altro.

Victor Hugo (1802-1885): uno dei più grandi scrittori della letteratura francese, autore de “I miserabili”.

Giuseppe Garibaldi (1807-1882): rivoluzionario e militare italiano, “l’eroe dei due mondi”.

Charles Dickens (1812-1870): un grande scrittore inglese, con un’attenzione particolare verso i problemi della vita sociale delle classi più povere.

Don Giovanni Bosco (1815-1888): un padre, un maestro e un esempio di fede cristiana per i ragazzi poveri e meno fortunati, fondatore dell’ordine dei Salesiani a Torino.

Vincent van Gogh (1853-1890): meraviglioso e tormentato pittore olandese post-impressionista.

Giovanni Pascoli (1855-1912): poeta italiano, appartenente alla corrente del decadentismo. Colui che diede vita alla “poetica del fanciullino”.

Oscar Wilde (1854-1900): uno scrittore brillante, uno spirito libero dissacratore della società inglese del suo tempo.

Sigmund Freud (1856-1939): neurologo austriaco, fondatore della Psicoanalisi.

Giuseppe Zanardelli (1826-1903): l’uomo che, tra le tante cose, firmò il Codice Penale del 1889 che abolisce la pena di morte.

L’Ottocento, come avrete potuto capire è stato (come del resto anche gli altri secoli) pieno di avvenimenti storici e non. Un altro secolo di cambiamenti, rivoluzioni letterarie e artistiche, nonché di scoperte e invenzioni incredibili.

E anche nel mondo del mobile, l’Ottocento ha lasciato un segno indelebile, che influenzerà significativamente gli stili futuri. E non solo …Pronti ad andare indietro nel tempo, ai tempi del piccolo Oliver Twist? Bene …si parte! Buona lettura.

Anteprima sulle caratteristiche e novità del periodo

Una delle più importanti novità dell’Ottocento è stata la nascita di nuovi metodi di lavorazione industriale. Uno degli esempi più eclatanti lo troviamo in Austria, e precisamente poco prima della metà del secolo.

Michael Thonet, ebanista austro-ungarico

I protagonisti sono Michael Thonet e i suoi fratelli, che dal 1819 fondano la Gebrüder Thonet. Ed ecco la novità: l’industria produceva ben 4.000 mobili al giorno! E pensate un po’, ne vendette 50 milioni di pezzi in poco più di quarant’anni. Tra quelli, è importante ricordare il mitico modello 14, la tipica sedia in legno curvato. Incredibile, vero?

Monumento a Michael Thonet, rappresentante la sedia n° 14

Producevano sedie di diverse tipologie, in grandi quantità e diverse versioni, in legno di faggio curvato a vapore. Immaginate la bravura e l’ingegno che questi artigiani mettevano in pratica ogni giorno …Una neo-produzione in serie dettata ancora da una certa manualità, e per questo molto preziosa. Una rivoluzione senza dubbio.

P.s.: nel caso vi interessasse sapere qualcosa di più su Michael Thonet, vi lascio il link del Museo Thonet QUI.

Modelli di sedie Thonet
La Gebrüder Thonet, composta da Michael Thonet (al centro) e i suoi figli

Tornando alle caratteristiche basilari dei mobili nell’Ottocento, ecco che ci troviamo a posare lo sguardo su un altro paese, l’Italia …

Qui, un aspetto tipico degli arredi era la ripresa e riproduzione di diversi stili del passato – Rinascimento, Rococò e Neogotico – con una particolare attenzione all’aspetto decorativo. Nasce così una grande varietà di arredi “ibridi”, e con essi lo stile eclettico. Uno degli stili dell’Ottocento che analizzeremo meglio nei prossimi articoli.

Nelle residenze borghesi, ogni stanza poteva ospitare uno stile diverso, secondo la destinazione d’uso. E, verso la fine del secolo, anche in Italia la produzione diverrà seriale.

A Rolo (provincia di Regio Emilia) dopo il periodo neoclassico, le numerose botteghe si specializzarono nella produzione di tavoli intarsiati. Tra i diversi artigiani spiccano Vincenzo Mari e i suoi figli.

Tavolo polilobato e finemente intarsiato firmato dall’ebanista rolese Vincenzo Mari, nel 1875

La loro produzione ricorda alcuni caratteri tipici dello stile Biedermeier. Come mai? È importante ricordare, a tal proposito, che dal 1777 al 1848 il territorio di Rolo era Lombardo-Veneto, e quindi soggetto al dominio austriaco. I tavoli intarsiati di Rolo potevano essere smontati e rimontati con facilità nelle loro parti essenziali. Un aspetto commerciale non di poco conto.

I motivi più comuni nella decorazione a intarsio erano: vari tipi di bordature geometriche, figure realizzate a traforo e grafito nel centro del piano con personaggi storici che si alternavano a quelli mitologici, a vicende di uomini illustri, a iconografie religiose con episodi biblici o San Giorgio mentre uccide il drago.

Tavolo a vela di manifattura rolese decorato al centro con la figura di san Maurizio a cavallo, fine sec. XIX.

Ma vediamo insieme quali sono, in generale, i principali stili del mobile dell’Ottocento:

  • Impero, nato in Francia;
  • Regency, nato in Inghilterra (neoclassico)
  • Neogotico o Biedermeier, nato in Germania;
  • Federale, nato negli Stati Uniti (corrisponde al Biedermeier, allo stile Regency e allo stile Impero);
  • Luigi Filippo, nato in Francia (Restaurazione);
  • Secondo Impero o Eclettico.

Con l’arrivo dell’Impero napoleonico nacque lo stile impero. Caratteristica principale fu la ripresa ed esaltazione dell’antichità greco-romana e della ricca decorazione egizia.

Tavolino stile Impero

Con lo sviluppo della borghesia, i mobili assunsero un carattere più pratico che ornamentale. Nascono così lo stile Carlo X, che privilegiava l’utilizzo di legni chiari e tarsie scure. E poi lo stile Luigi Filippo, nel quale motivi romantici si intrecciano con elementi del passato.

Studio di Luigi Filippo, particolare arredi in stile Luigi Filippo

In Inghilterra assistiamo alla nascita dello stile Regency, che si evolverà poi nel famoso stile Vittoriano. Quest’ultimo riprende i motivi degli stili del passato, reintroducendo l’utilizzo dei metalli, in special modo il ferro. Letti e mobili da giardino richiamano così lo stile Gotico.

Negli Stati Uniti, invece, lo stile Federale o “Impero Americano”, è caratterizzato da lineamenti dritti e affusolati.

La crescita della borghesia portò anche in Germania lo sviluppo dello stile Biedermeier. Lontano dai canoni dello stile impero, predilige arredi pratici, confortevoli e convenienti. L’aspetto esterno del mobile abbandona le forme auliche neoclassiche.

I movimenti romantici, come già accennato, portarono anch’essi ad un cambiamento nello stile del mobile. Al perfezionismo classico si preferiva esaltare i tratti caratteristici di un arredo, che lo rendevano unico. Inoltre, gli arredi diventarono un insieme di stili: neogotico, neogreco e orientale.

Come avrete intuito, l’Ottocento fu un secolo in cui il mobile rispecchia in sé l’unione di più stili, in una chiave nuova. Ma l’innovazione sta anche in un altro particolare…

La vera novità del secolo non sta in uno stile ma nel rivoluzionario modo di concepire, progettare, costruire e commercializzare il mobile stesso. Alla vecchia bottega artigiana con maestro e gli apprendisti, si affiancarono infatti le prime officine e le prime fabbriche di mobili al cui interno vennero diversificate sempre più le mansioni lavorative.

C’era chi progettava (nasce così il design), chi intagliava, chi curvava il legno a vapore e chi si occupava della pubblicizzazione e della commercializzazione dei mobili.

Ciò rappresenta quindi un grande passo avanti nella storia del mobile. Ma come si presentavano nello specifico tutti questi stili? Quali motivi decorativi o materiali prediligevano? …Beh miei cari lettori, tutto questo lo scoprirete nei prossimi articoli.

P.s.: nell’attesa, volete sapere come si viveva nel Settecento? Scopritelo QUI (Stile Reggenza) o QUI (stile Barocchetto) .

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Fonti testo e foto: siti internet sul restauro, bibliografia personale e wikipedia