La fauna e i suoi significati nell’arte (prima parte)
AGNELLO
Quadro: “Sant’Anna, la Vergine e il Bambino con l’agnellino” di Leonardo da Vinci (1510 – 1513 circa).
- L’agnello come simbolo di Cristo si afferma con la diffusione del credo evangelico, anche se ci sono riferimenti alla pastorizia già nell’Antico Testamento; qui, s’istituisce il paragone tra la sofferenza dei servi di Dio e la condizione del candido animale (simbolo di purezza e innocenza) condotto al macello. Lo troviamo anche nelle raffigurazioni del Battesimo di Cristo (“l’agnello che toglie i peccati del mondo). Nell’Apocalisse diventa simbolo di una nuova era.
- Simbolo anche della Pasqua.
APE
Foto: stemma Barberini, XVII secolo, Roma, chiesa di Sant’Andrea della Valle.
- La natura operosa e sociale dell’ape, ha suggerito un simbolismo pieno di valori positivi, già nell’Antico Egitto e fino al mondo ebraico-cristiano.
- Il simbolismo dell’ape venne esaltato anche da papa Urbano VIII Barberini (1623 – 1644), che ne inserì ben tre nello stemma di famiglia.
- Quindi l’ape è simbolo di operosità, coraggio (per la sua determinazione nell’attaccare gli aggressori), obbedienza, castità (poiché solo l’ape regina si può accoppiare) e virtù.
ARIETE
Quadro: “Sacrificio di Isacco” di Caravaggio (Michelangelo Merisi) del 1603.
- Primo segno sulla fascia zodiacale che corrisponde ai mesi di marzo-aprile, l’ariete è simbolo di forza e fecondità: ecco perché Alessandro Magno si fece ritrarre sulle monete con le sue corna.
- Nell’iconografia cristiana è simbolo di Cristo in quanto animale sacrificale (come l’agnello).
- Inoltre è anche la personificazione della ricchezza (fonte da cui si trae la lana), della primavera e dell’alba.
BALENA
Quadro: “Giona e la balena” di Paul Brill (Collezione Franchetti).
- Per il suo aspetto “mostruoso”, è simbolo negativo. Alla balena, infatti, vengono paragonati i pesci mitici o delle Sacre Scritture. Infatti, il mostro che vuole divorare Andromeda salvata da Perseo è una balena, stessa cosa per quanto riguarda un passo della Bibbia, il Libro di Giona, che narra del protagonista inghiottito da un enorme pesce e poi risputato.
BUE
Quadro: “Natività con i santi Lorenzo e Francesco d’Assisi” di Caravaggio (1600).
- A differenza del toro, il bue è un bovino adulto castrato, simbolo di pazienza e di bontà.
- Già venerato dagli antichi Egizi come dio Api, è ammirato per la sua mole e per la maestosità delle sue corna, paragonate alla falce di luna.
- Per gli antichi Greci è un animale solare.
- Nell’iconografia cristiana rappresenta la protezione dal male (quando, per esempio, viene raffigurato accanto a Gesù bambino nella Natività) nonché fonte di riposo.
CANE
Quadro: “Il suo unico amico” di Briton Rivière (1871).
- Il cane (addomesticato dall’uomo fin dalla sua comparsa sulla Terra) simboleggia la fedeltà, ma anche la morte (dà la testa al dio egizio Anubi) quando è rappresentato disteso in cerchio (circulo mortis).
- Dalla Bibbia è considerato sia un animale impuro e divoratore di carogne, sia il fedele compagno del pastore, metafora del Cristo.
- A seconda della scena in cui si trova, il cane simboleggia anche la vigilanza, l’invidia e le avversità.
CAVALLO
Quadro: “Il Primo Console supera le Alpi al Gran San Bernardo” di Jacques-Louis David (1801).
- Per la sua bellezza ed eleganza è stato da sempre un soggetto artistico privilegiato.
- Simbolo di forza, compare come traino dei carri di Febo oppure del profeta Elia.
- Nella cultura figurativa ortodossa, appare anche come cavalcatura degli angeli.
- Un altro ruolo del cavallo è quello di destriero della morte (come si può vedere nell’affresco di Palazzo Abbatellis a Palermo).
- Inoltre, simboleggia anche la vitalità, la nobiltà, le passioni e i desideri.
CERVO
Quadro: “Fregola primaverile. Combattimento di cervi” di Gustave Courbet (1861).
- Gli ampi palchi di corna del cervo sono interpretati come raggi del Sole dai nativi dell’America settentrionale, ma pure come l’albero della vita.
- Nel mondo greco-romano, è l’animale di Artemide, dea della caccia.
- Nell’iconografia cristiana, invece, per la sua timidezza rappresenta le anime dei credenti che si abbeverano alla fonte della vita (come dimostrano i mosaici nel mausoleo di Galla Placidia, a Ravenna). Inoltre è anche simbolo di Cristo che combatte e vince il demonio (rappresentato dal serpente), e spesso il cervo compare insieme ad alcuni santi (indice della loro conversione o anche sopravvivenza grazie a questo animale) come Sant’Umberto o Sant’Egidio.
- Le corna simboleggiano anche la fecondità, il rinnovo della vita, morte e rinascita.
DELFINO
Foto: “Fontana delle tartarughe” di Taddeo Landini (1581 – 1588) a Roma, piazza Mattei.
- Il delfino ha affascinato fin dall’antichità i popoli del Mediterraneo, che lo hanno raffigurato in affreschi monumentali (Cnosso) e sulle monete della Magna Grecia.
- Intelligente e giocherellone, il delfino ha un carattere solare tanto che Febo lo scelse come propria immagine, venerata a Delfi come Febo-delfino (è anche animale di Poseidone e Afrodite).
- Se avvinto dall’àncora, simboleggia la velocità.
- Per la sua eleganza, è stato impiegato come elemento ornamentale (per esempio, nella Fontana delle Tartarughe di Taddeo Landini, a Roma).
- Rappresenta anche l’incarnazione della purezza e della bontà, il respiro (ossia il legame tra materia e spirito, morte e rinascita), un essere divino o portatore di pace e allegria, e guardiano dell’uomo.
ELEFANTE
Foto: “Obelisco della Minerva“ di Gian Lorenzo Bernini (1667) a Roma, piazza della Minerva.
- In India, in quanto cavalcatura di Shiva, l’elefante è simbolo del potere regale, ma corrisponde anche all’aspetto di Ganesha, dio della speranza. Questo significato è presente anche nella cultura rinascimentale, come dimostra il poema di Francesco Colonna Hypnerotomachia Polyphili.
- Simbolo di sapienza, viene poi ripreso dal Bernini nel monumento davanti a Santa Maria della Minerva a Roma.
- Simboleggia anche la forza, la dignità, la pazienza, la longevità e la fortuna.
- Nella tradizione cristiana, indica le virtù della castità e della temperanza, nonché simbolo di Cristo che schiaccia il serpente (Satana).
ERMELLINO
Quadro: “Dama con l’ermellino” di Leonardo da Vinci (1488 – 1490).
- Per la sua pelliccia morbida e cangiante secondo le stagioni (fulvo d’estate e bianco in inverno), viene considerato simbolo di purezza (manto bianco), di rinascita (la muta della pelliccia), e immagine del Cristo che ha vinto il drago nell’Apocalisse.
- Simboleggia anche la genuinità, la nobiltà e la regalità.
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Tutti i diritti sono riservati all’autrice Chiara Albanesi.
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